VINO IN ABBINAMENTO: Monna Lisa Chianti Classico, Gran Selezione DOCG 2017 – Vignamaggio
RICETTA REALIZZATA DA:
VINO IN ABBINAMENTO: Monna Lisa Chianti Classico, Gran Selezione DOCG 2017 – Vignamaggio
RICETTA REALIZZATA DA:
Se penso ad una merenda d’autunno in cantina mi immagino seduta ad un tavolo con la rustica tovaglia a quadretti, le castagne a cuocersi sulla stufa, le chiacchere le risate i canti improvvisati aiutati dal bicchiere di vino, meglio se toscano e di VignaMaggio
Vigna Maggio è la cantina a cui sono stata abbinata da MTV Toscana (movimento turismo del vino Toscana) che in collaborazione con l’AIFB (associazione italiana food blogger), ha dato vita per il secondo anno, ad un contest in cui il protagonista è il vino toscano e i suoi abbinamenti.
Lo scorso anno avevo partecipato con questa ricetta che ha portato un pò di spensieratezza e normalità in un periodo non facile per tutti. Il contest consiste nel creare una ricetta che abbini perfettamente al vino fornito dall’azienda, il creare una ricetta partendo dal vino e dalle sue molteplici sfumature è molto stimolante.
VIGNAMAGGIO
VignaMaggio è una fattoria biologica e una cantina storica in attività dal 1404. La tenuta si estende per oltre 400 ettari tra il comune di Greve & Panzano in Chianti. Al momento la villa è chiusa per lavori di restauro, ma seguendo queste indicazioni potrete facilmente raggiungere le strutture aperte, godendovi il panorama che si affaccia sui vigneti e sugli antichi borghi disseminati sulle colline.
Il vino scelto per questo contest è il Monna Lisa un Chianti Classico, Gran Selezione DOCG 2017
Vitigno: Sangiovese, Merlot e Cabernet Souvignon
Resa per ettaro in uva: 5.500 Kg
Tempo di macerazione: 17 giorni
Vinificazione: Sangiovese 24 mesi in botti di rovere da 15 hl, Merlot e Cabernet Sauvignon 18 mesi in barriques
Affinamento in bottiglia (minimo): 6 mesi
Bottiglie prodotte: 25.000
Dal colore porpora scuro con bagliori rubino, al naso è armoniosamente intenso, invitante nella ricchezza di frutto tra note di ciliegie scure, prugna e mora, sostenute da note balsamiche mentolate, tabacco e liquerizia. Al palato è delicatamente pieno, con tannino elegante e finale lungo.
Per me la merenda in cantina d’autunno inizia al calar del sole, con taglieri di salumi preferibilmente autoprodotti e formaggi, per seguire con un piatto di selvaggina, per questo ho scelto di preparare la pernice una carne che non si sente spesso nominare, abbinandola ai funghi semplicemente cotti in padella, gli spinaci e la mostarda di zucca bio, sapori decisi ma ben bilanciati che secondo me si abbinano molto bene a questo vino e nessun sapore sovrasta l’altro ma si completano lasciando la bocca pulita e il cuore contento.
Pernice: prendete una padella da arrosto, mettete gli odori e le spezie accendete il fuoco, mettete un goccio di olio evo e sigillate girandola da tutti i lati la pernice, aggiungete il brodo, 3 pizzichi sale, spegnete il fuoco, copritela con un coperchio ed infornate (a forno già caldo) a 200 gradi ventilato e cuocete per 25 minuti.
Funghi: tagliateli a lamelle e saltateli in una padella calda con olio e sale, basteranno 10/15 minuti a seconda della grandezza per portarli a cottura.
Spinaci: sbollentateli e fateli saltare in una padella calda con olio e sale, per 5 minuti in modo da asciugare l’acqua in eccesso.
Impiattamento: io ho utilizzato il petto senza la pelle, tagliandolo in obliquo e posizionandolo sulla base di funghi e spinaci e inserendo la mostarda tra un pezzetto e l’altro.
Vi avanzerà un pò di tutto, io li ho riusati il giorno dopo inserendoli in un panino e aggiungendo salsa piccante. Il cibo non si spreca, gli si ridà nuova vita creando alte preparazioni.