I viaggi di Ms Grape. A spasso nelle vigne tra Val d’Orcia e Maremma

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I viaggi di Ms Grape. A spasso nelle vigne tra Val d’Orcia e Maremma

Da Montalcino alla costa tirrenica, ti racconto il mio viaggio nel sud della Toscana, tra le pendici del Monte Amiata e la Maremma Toscana, dove nascono alcuni dei vini più rappresentativi della regione: Brunello di Montalcino, Morellino di Scansano e Montecucco.

 

Sono appena rientrata da un bellissimo viaggio in uno territori più belli della Toscana, tra la Val d’Orcia e la Maremma toscana, dove nascono alcuni dei vini più rappresentativi della nostra regione: il Brunello di Montalcino, il Morellino di Scansano e Montecucco.

Montalcino è un borgo medievale circondato dal Monte Amiata, dalla Val d’Orcia e dalle Crete senesi. Il suo nome è legato ai grandi  vini rossi.

Il territorio va da un’altitudine minima di 120 ad una massima di 650 metri sul livello del mare. Sopra i 400 troviamo climi più freschi e umidi, con possibilità di precipitazioni nevose nei mesi invernali. Le zone più basse del territorio sono tipicamente mediterranee, secche, con sfaccettature più continentali a seconda della stagione.

Pur essendo un territorio famoso globalmente per il Sangiovese grosso ed i suoi vini di altissima qualità, soltanto il 15% del territorio di Montalcino è piantato a vite. Questo dato evidenzia come il territorio ilcinese è propenso all’agricoltura in generale, già conosciuto per il proprio miele, grano e tabacco.

È qui che nasce il Brunello di Montalcino DOCG, prodotto con 100% uva sangiovese invecchiata per un minimo di 2 anni in legno.

Ma non è tutto, ci sono poi tre DOC esclusive!

La prima è il Rosso di Montalcino, “fratello minore” del Brunello, sempre sangiovese in purezza ma messa sul mercato 12 mesi dopo la vendemmia. La seconda è il Moscadello di Montalcino, ovvero il vino tradizionale di Montalcino prodotto con moscato bianco ed esportato già fin dal medioevo. Infine la DOC Sant’Antimo che comprende tutto il territorio di Montalcino senza porre limiti sulla varietà di uva, dando la possibilità di produrre blend con uva internazionale ed esotica.

Montalcino ha una grande storia medioevale che si evince già dall’imponente struttura dell’antica fortezza. L’abbazia di Sant’Antimo e Il Castello di Poggio alle Mura sono altre delle varie attrazioni architettoniche.

Assolutamente da vedere sono le cantine storiche e il Museo Civico.

E per mangiare? Il centro di Montalcino ti stupirà con suoi ristoranti e enoteche. Mai rinunciare a un buon piatto fumante di pinci al sugo.

Proseguendo verso la costa tirrenica, tra le pendici del Monte Amiata e la Maremma toscana, si trova il territorio iscritto alla DOC Montecucco.

La denominazione Montecucco DOCG è riservata per i vini prodotti con almeno il 90% di sangiovese. Sono affinati per un minimo di 2 anni di cui almeno 12 mesi in contenitori di legno e 6 mesi in bottiglia. La riserva prevede invece un invecchiamento minimo di 3 anni, di cui almeno 24 mesi in contenitori di legno e 6 mesi in bottiglia.

Qui è d’obbligo un tour on the road tra i borghi dei comuni di Cinigiano, Arcidosso, Castell’Azzara, Castel del Piano, Civitella Paganico, Campagnatico, Roccalbegna, Santa Fiora, Seggiano e Semproniano… bellissimi, ti faranno innamorare!

Mi sposto verso la costa nell’affascinante territorio del Morellino di Scansano.

Sin dai tempi degli Etruschi questo territorio collinare  è stato destinato con successo alla pratica della viticoltura. Grazie al clima mitigato dalle brezze del Mar Tirreno ed alle piogge costanti tutto l’anno, e particolarmente abbondanti nel periodo primaverile, questo territorio offre alle uve eccellenti presupposti per la loro maturazione.

Il Morellino di Scansano è prodotto con uve (85% sangiovese e 15% uve a bacca nera non aromatiche) che devono essere coltivate all’interno della provincia di Grosseto e in particolare nella fascia collinare compresa tra i fiumi Ombrone e Albegna, nei territori comunali di Manciano, Magliano in Toscana, Grosseto, Campagnatico, Semproniano e Roccalbegna.

Può essere immesso al consumo solo a partire dal 1° marzo successivo all’anno di raccolta delle uve. La riserva invece deve obbligatoriamente essere sottoposta ad un periodo di invecchiamento di almeno due anni; uno deve avvenire in legno. Questo periodo di invecchiamento viene calcolato a partire dal 1° Gennaio successivo all’annata di produzione delle uve.

Qui è assolutamente da vedere l’insediamento etrusco di Ghiaccioforte, il Borgo di Pereta, Castello di Monteorgiali.

E’ stato un tour bello e appagante, una delizia per gli occhi … e per la pancia ovviamente!

Per conoscere le cantine della zona visita la sezione Itinerari del sito di MTV Toscana e creare il tuo itinerario.

Continua a leggere dei miei viaggi alla scoperta delle eccellenze paesaggistiche ed enogastronomiche della regione nel blog di MTV Toscana, a breve una nuova avventura!

Alla prossima,

Ms Grape

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